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Il contesto

Il comune di Terzigno è sorto nel 1913 per scorporo dal comune di Ottaviano. Lo stemma del comune reca l’immagine del Vesuvio e il motto “Ter Ignis” (tre volte il fuoco), che dovrebbe far riferimento al fatto che il paese è stato tre volte distrutto dalle eruzioni: da tale motto si ritiene derivi il nome del paese.

La cittadina è ben collegata con il capoluogo, grazie ad una superstrada ed all’autostrada Napoli – Salerno; ci sono inoltre la ferrovia Circumvesuviana, l’autolinea Nola – Castellammare, strade provinciali verso Pompei, Boscoreale, Nola ed Ottaviano. Buona parte del territorio di Terzigno ricade all’interno del parco Nazionale del Vesuvio, istituito con D.P.R. del 5 giugno 1995.

Terzigno ha un’economia prevalentemente agricola ma, negli ultimi anni, ha registrato un discreto sviluppo del settore terziario. Le attività economiche più diffuse sono quelle artigianali e commerciali.
Di grande interesse il Museo Emblema e il MATT, con i quali, l’Istituto collabora proficuamente nell’organizzazione e nella partecipazione ad eventi culturali.

Analisi dei bisogni e delle aspettative

Le famiglie, tendenzialmente disponibili alla collaborazione, rispondono manifestando alte aspettative nei confronti della scuola in quanto essa rappresenta, spesso, il luogo privilegiato in cui bambini e adolescenti possono vivere pienamente le loro età, poiché scarse sono le strutture di aggregazione sociale, ricreativa e culturale.

Nel nostro istituto convivono, nel pieno rispetto delle diversità, alunni appartenenti a varie etnie che, quando è possibile, vengono supportati da operatori specializzati o con progetti
didattici specifici per facilitare l’apprendimento della lingua italiana e consentire il loro inserimento nel gruppo classe all’interno del quale si offrono molteplici opportunità e occasioni di scambio culturale ed emozionale.

Non si registrano significativi casi di evasione dall’obbligo scolastico; piuttosto consistente è invece la presenza di alunni stranieri ai quali il nostro Istituto garantisce livelli ottimali di integrazione scolastica ed adeguate opportunità formative in modo da rispondere ai loro specifici bisogni.

Per gli alunni diversamente abili la scuola, in collaborazione con le famiglie e gli operatori socio sanitari, all’inizio dell’anno scolastico redige e aggiorna un piano educativo personalizzato nel quale vengono definiti i traguardi di sviluppo utili a un armonico e completo sviluppo della personalità.

Nell’attuazione di specifici progetti riguardanti gli alunni BES (stranieri, disabili, alunni con DSA), la scuola realizza un raccordo con le strutture territoriali di riferimento: Enti Locali, Associazioni, Centri riabilitativi, al fine di concordare ed ottimizzare gli interventi di recupero consolidamento e potenziamento nell’ambito di specifici laboratori.

In tale ambito si delinea sempre più chiaramente il compito istituzionale della scuola, chiamata ad educare (dal latino “educere – trarre fuori), a stimolare la riflessione, a far conseguire solide conoscenze e competenze, e a sistematizzare le conoscenze extrascolastiche, bagaglio significativo del loro vissuto personale e famigliare.